La trasformazione dell’area ex Colonia Fiat rappresenta l’opportunità di inserire il tassello mancante all’interno della trama urbana, che attualmente risulta incompleta e strappata, con la volontà di ri-consegnare al territorio un’importante porzione di tessuto riqualificato.

Dal punto di vista concettuale e progettuale, l’obiettivo principale è stato quello di rendere l’area più permeabile, riaprendo uno spazio che era precedentemente chiuso. Si è cercato di valorizzare i punti di forza unici e peculiari del sito, come le splendide viste panoramiche e la ricca vegetazione, tenendo in considerazione anche la conformazione sinuosa del terreno.

Un aspetto fondamentale del progetto è stata l’intenzione di realizzare un intervento sostenibile sotto diversi punti di vista: ambientale, economico e sociale. Per raggiungere questo scopo, si è previsto di modificare la morfologia dell’area solo dove strettamente necessario, minimizzando così gli scavi e i cambiamenti drastici del paesaggio. È stata inoltre prevista una gestione oculata delle risorse locali, con un riciclo programmato di terra, pietre ed essenze, accompagnato da una riduzione dell’utilizzo di materiali non rinnovabili.

Il progetto si fonda anche sul principio della massima manutenibilità, durabilità e sostituibilità dei materiali e dei componenti. Questo approccio garantisce che le scelte progettuali siano compatibili con le caratteristiche del contesto territoriale e ambientale, tanto durante la fase di costruzione quanto in quella di gestione. I materiali e le soluzioni adottate mirano a minimizzare l’impatto ambientale, attraverso l’implementazione di sistemi ecologici e bio-compatibili. Questi includono strategie per la gestione delle acque piovane, il miglioramento della permeabilità delle superfici calpestabili, un assetto viabilistico ottimizzato e una struttura impiantistica efficiente.

Infine, si è dato grande importanza alla massima accessibilità dell’area, con l’intento di creare un parco fruibile da tutti, contribuendo così a uno spazio comune che possa essere vissuto e apprezzato da tutta la comunità.

Castione della Presolana – 2014

ph © Giuseppe Bellinelli