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DUE TERRAZZE

CENTRO SOCIALE ADAMO BESOZZI

All’ingresso del centro storico di Castione della Presolana, si colloca un edificio polifunzionale dedicato alla memoria di Adamo Besozzi e adibito a centro sociale, del quale si è provveduto alla riqualificazione degli spazi esterni, costituiti da una terrazza di poco sopraelevata rispetto alla quota strada e da un’altra posta a copertura della nuova ala.

Agli spazi esterni è affidato il compito di raccordare le diverse funzioni presenti all’interno della struttura pubblica, quali il centro anziani, gli ambulatori medici (per adulti e per bambini) ed altre funzioni da destinare. Questo luogo è simile a una piccola piazza, non solo perché costituisce la soglia tra il dentro e fuori del paese, ma anche perché rappresenta una cerniera tra attività e persone di differenti generazioni, un luogo ideale di socializzazione. Vista la sua vocazione pubblica, la volontà progettuale si è proposta da un lato la risoluzione di incoerenze e limitazioni, come quelle legate all’accessibilità e alla fruizione da parte di tutta la comunità, dall’altro l’ampliamento delle funzioni utilizzando la percezione dei cinque sensi. 

I sensi sono stati coinvolti attraverso i contrasti cromatici (pavimentazioni, corrimano, scale), nell’esaltazione delle viste panoramiche (cannocchiali e sedute orientate), con effetti visivi sempre differenti (specchi d’acciaio che riflettono il cielo e la luce). Per rendere tattili le superfici sono stati impiegati materiali differenti e schemi di posa diversificati, soprattutto per le pavimentazioni (ciottoli, cubetti di porfido, lastre di porfido, asfalto, erba, ecc.), mentre l’acqua della fontana oppure il ferro di corrimani e parapetti mutano le sensazioni in base alla temperatura ambientale e forniscono riferimenti spaziali a chi non vede. Il parapetto rappresenta anche una sorta di strumento musicale, costituito da un tubo modellato per essere “telefono senza fili”. A completare le esperienze sensoriali, erbe aromatiche e rampicanti profumati consentono di percepire fragranze diverse, diventando riferimenti olfattivi/spaziali per chi non vede e sente, mentre una pianta offrirà i suoi frutti per essere gustati sotto il sole estivo.

Il tutto ruota attorno alla funzione: l’intera terrazza pubblica, che pare sgorgare dalla fontana e da essa deformarsi, ha percorsi e segnaletica chiari ed intuitivi, le sedute sono rese comode per gli anziani e protette dal sole e dalla pioggia; la stessa fontana è realizzata in modo da divenire seduta e gioco: ci si può sedere, sdraiare, percorrerla in cerchio ed essere accostata dalla carrozzina, così che l’acqua possa essere toccata da tutti.

Si è promosso l’abbattimento delle barriere architettoniche non come punto di arrivo, ma di partenza: la progettazione diventa uno strumento per ampliare il numero di persone a cui l’opera è destinata (esigenze plurigenerazionali, dal bambino all’anziano), implementando le possibilità per la stessa persona di vivere al meglio lo spazio. Il contatto con gli elementi naturali, le condizioni climatiche, gli spazi stimolanti e mutevoli non possono che predisporre ognuno al buonumore e all’immaginazione.

Castione della Presolana – 2005

ph © Giuseppe Bellinelli