Il locale al n°2 di via Crocefisso nel centro di Milano, non fa subito mostra di sé, si scopre a piccoli passi come i Dessert del Pastry Chef Federico Rottigni.

Un primo indizio lo si trova all’esterno dove non ci sono insegne, ma è possibile intravedere dietro una vetrina sfocata un braccio dorato sospeso, che porge elegantemente il menù. Oltre la soglia, l’atmosfera appare sospesa nel tempo, ispirata a quel quartiere di Milano così elegante e ricco di religiosità: la composizione architettonica semplice, impreziosita da tocchi di colore nei toni dell’oro e dell’ottanio, permette di creare un’ambiente in bilico tra sacralità e teatralità, tra mistico e profano.

L’atmosfera del locale si presta alla rappresentazione scenica dei Dessert che danno mostra di sé su un importante bancone centrale in bianco marmoreo, vellutato al tatto: durante il servizio, i piatti serviti al banco divengono centro della scena e dell’attenzione, grazie all’illuminazione puntuale con “occhi di bue” e all’accompagnamento musicale con colonna sonora dedicata.

In fondo al locale, al termine del bancone, un sipario conclude visivamente la composizione e al contempo funge anche da quinta teatrale, che divide e permette il passaggio dall’ambiente principale a quelli secondari: dal lato sinistro entra in scena Federico Rottigni, mentre il lato destro può essere attraversato dai clienti, che, scostando il velluto con un gesto d’altri tempi, accedono al guardaroba e al bagno. Al di là del sipario si viene accolti da un’atmosfera nuova, con colori, luci e suoni diversi che accompagnano verso dettagli amichevoli e giocosi.

Infine, al termine dell’esperienza gustativa segue il momento del conto: la cassa è collocata su un volume in legno di rovere, al di sopra del quale è sospeso un “confessionale”, che come ultimo gesto abbraccia il cliente, congedandolo con un conclusivo momento inaspettato.

https://www.sensorium-milano.com/

Milano – 2020

ph © Giuseppe Bellinelli & Andrea Rossi