SENSI-TIVE | la casa sensibile

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SENSI-TIVE | LA CASA SENSIBILE nasce con l’esigenza di sentirsi parte di un disegno più grande, che si realizza attraverso l’amplificazione delle sue sensibilità verso l’esterno, grazie al suo inserimento nel ciclo di vita dell’ambiente con sostenibilità ambientale e sociale, e delle sue sensibilità verso l’interno, verso chi la abita, grazie al suo inserimento nel ciclo di vita delle persone con benessere abitativo, sostenibilità economica e sociale. Queste qualità sono una scelta dettata dalla voglia di offrire un’architettura che accompagni nella vita, che fa vivere bene, che lascia una traccia nei rapporti tra le persone, che rappresenta uno strumento economico, non solo un costo.

SENSI-TIVE | LA CASA SENSIBILE è anche un progetto radicale per il riciclo e l’up-cycling degli edifici esistenti. L’idea di progetto si ispira alla nota ricetta francese del pain perdù, presente sotto altri nomi in ogni cultura popolare, dove il concetto di avanzo e di rifiuto non trova spazio: gli avanzi di un pasto precedente diventano nuovo cibo mischiato ad altri ingredienti. Recuperando questo stesso spirito, prende forma il progetto, nato un po’ per volta dalla stratificazione di esperienze e riflessioni, che infine hanno portato a guardare le cose da un altro punto di vista. Il progetto nasce dalla necessità di fornire ai committenti e al settore delle costruzioni una risposta innovativa, sostenibile per l’ambiente e per le persone che la abitano, accessibile, facilmente applicabile ed esportabile e con un forte potenziale di sviluppo dell’imprenditorialità locale.

La mission che incarna e fa propria SENSI-TIVE | LA CASA SENSIBILE è quella di essere un edificio sensibile ai cicli di vita delle persone e del paesaggio, venendo incontro alle esigenze dei suoi abitanti: si adatta e si può evolvere nel corso del tempo, consapevole di essere al servizio di chi lo abita, agevola e suggerisce azioni. Gli spazi si permeano di vita quotidiana: funzionalità, aggregabilità, flessibilità, accessibilità, componibilità ed accessoriabilità mirano ad un benessere generale dell’abitante per una miglior qualità della vita. Allo stesso tempo è un edificio che sente di appartenere ad un sistema più ampio, come quello degli ecosistemi urbani, e vuole contribuire in modo sostenibile minimizzando la produzione di scarti e generando azioni virtuose di rinnovamento dei cicli di vita dei materiali e delle risorse impiegati. Una sostenibilità intesa come ottimizzazione delle relazioni che esistono tra tutte le cose, che passa per la sfera economica, quella sociale e quella ambientale, coinvolgendo anche nella creazione di un unico sistema territoriale attivo e sostenibile.

architettura sostenibile socialmente

memorandum architettura sostenibile socialmente: riflessioni di architettura

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L’architettura in tutte le sue sfumature, dalla dimensione urbana a quella dell’interior design, che bellinelliarchitetti si impegna a proporre e promuovere è sostenibile socialmente: pensata per abbassare i costi aumentando i servizi e progettata inserendo spazi di uso comune (come depositi, spazi per il tempo libero, servizi e aree gioco esterne per i bambini, ecc.), che ampliano le funzioni della singola unità abitativa, permettendo un guadagno economico e favorendo occasioni di incontro. Un’architettura che si renda facile da utilizzare, comprendere e interpretare da parte di tutti, non solo per chi ha disabilità, ma per essere più sicura ed accogliente davvero per tutti e durante tutto il corso della vita, dall’infanzia alla vecchiaia.

architettura sostenibile ambientalmente

memorandum architettura sostenibile ambientalmente: riflessioni di architettura

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L’architettura in tutte le sue sfumature, dalla dimensione urbana a quella dell’interior design, che bellinelliarchitetti si impegna a proporre e promuovere è sostenibile ambientalmente: l’opera architettonica si inserisce nell’ampio ciclo di vita del paesaggio a cui appartiene, al fine di riscoprire un modello di vita più equilibrato e rispettoso dell’ambiente e delle risorse. Un’architettura che tiene conto del riciclo delle materie prime, che sfrutta le energie rinnovabili e che promuove il risparmio energetico.

architettura del corpo

memorandum architettura del corpo: riflessioni di architettura

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L’architettura in tutte le sue sfumature, dalla dimensione urbana a quella dell’interior design, che bellinelliarchitetti si impegna a proporre e promuovere è sviluppata attorno all’idea di offrire un benessere ampio, dove gli ambienti si costruiscono su misura delle azioni che in essa si possono e si vorranno fare. Un’architettura quindi comoda, luminosa, spaziosa, aperta verso l’esterno, sana, attenta al contesto, al clima, alle stagioni e che interagisce con i suoi abitanti attraverso i sensi, per favorire un più ampio abitare.

architettura che accompagna nella vita

memorandum architettura che accompagna nella vita: riflessioni di architettura

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L’architettura in tutte le sue sfumature, dalla dimensione urbana a quella dell’interior design, che bellinelliarchitetti si impegna a proporre e promuovere è su misura, personalizzabile, flessibile per adattarsi alle varie stagioni delle persone (dai bambini agli anziani) e delle famiglie (che crescono e mutano nel tempo), per rispondere alle esigenze di oggi e domani. Un’architettura sincera, che fa risparmiare tempo e denaro nella manutenzione, nella gestione e nei consumi; un'architettura che possa essere un investimento economico.

finally at home

finally at home per casa pm: progetto d'interior per la realizzazione di un nuova abitazione unifamiliare a Sesto San Giovanni

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Finally at home, progetto d’interni realizzato per CASA PM, racconta con quelle tre semplici parole il desiderio di personalizzare e rendere propria un’abitazione appena acquistata: alla base di tutto c’è quella voglia di provare l’insieme indescrivibile di sensazioni che si hanno quando si varca la soglia di casa, quel un senso di protezione, sicurezza e quiete che raramente si può trovare altrove, quel sentirsi finalmente a casa.

Le nuove residenze di via Campari, progettate nell’ambito del recupero dell’area ex Campari, curato da Mario Botta e Giancarlo Marzorati, sono l’eccezionale l’involucro di CASA PM: gli ambienti interni si presentavano come una perfetta tabula rasa, un white cube di infinite possibilità progettuali, sul quale è stato particolarmente interessante intervenire dal punto di vista dello studio del colore e dell’illuminazione. Ogni ambiente della casa è stato analizzato nella propria composizione spaziale e distributiva, osservando attentamente le caratteristiche dell’illuminazione naturale ed artificiale, per proporre una gamma cromatica che permettesse di trasformare visivamente gli spazi con un segno distintivo.

Qui proponiamo alcune riflessioni spaziali e schizzi di progetto, nell’attesa di completare i lavori e poter finalmente dire finally at home.

il nido

il nido: progetto di architettura per il restyling esterno di un'abitazione unifamiliare

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Il nido è il nome che abbiamo scelto di dare a questo intervento di sopralzo e ampliamento in facciata di un edificio esistente. Si tratta non solo di un’occasione per ripensare la casa e le azioni che in essa si svolgono, in modo da adeguarla alle nuove esigenze, al carattere e ai gusti della famiglia a cui appartiene, ma anche per mettere in atto quegli accorgimenti che consentiranno alla casa di mantenere il suo valore di mercato nel tempo.

Funzione, semplicità e ironia sono gli strumenti per risolvere le problematiche riscontrate, a partire da quelle legate all’illuminazione naturale e alla protezione dagli agenti atmosferici, fino allo studio di flussi e percorsi, all’analisi delle viste per garantire la riservatezza e permettere più azioni: accogliere, rilassarsi al sole, giocare in giardino, guardare il cielo stellato, osservare i fiori e gli alberi, ascoltare il vento e gli uccelli, respirare il profumo delle stagioni, studiare e lavorare all’aria aperta, darsi del tempo.

Quando abbiamo scelto di ispirarci all’immagine del nido, non è stato solo per collegarci all’idea della famiglia che in esso abita, ma per riprenderne le forme: è così che le falde del tetto si piegano a “becco” per accogliere meglio i raggi del sole, mentre alcuni “rami d’albero” reggono la nuova copertura e diventano, a seconda dei casi, camino esterno, pluviale, luce concentrata. Lo spazio viene dilatato in avanti ed verso l’alto per quanto concesso, trasformando i limiti in spunti di progetto.

mi sento a casa

press: pubblicazione del progetto CASA IP sulla rivista di settore A.CASA

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Un progetto di ristrutturazione presentato in modo simpatico, decisamente originale, dove i vari passaggi dell’intervento divengono ingredienti di qualità che, ben amalgamati tra loro, danno vita ad una ricetta così ben riuscita da essere annotata nel taccuino di cucina e gelosamente conservata. Per sentirsi a casa.
Pubblicazioni: “A.CASA” (dicembre 2011).